mercoledì 27 dicembre 2017

Dispense di Permacultura


Cari amici, 

in questa nuova rubrica cercheremo di condensare le informazioni e le esperienze circolate e acquisite durante i corsi e i seminari che si tengono al Villaggio, in modo che queste possano essere diffuse e condivise quanto più possibile.





Cominciamo subito con il corso 'Movimenti terra e sistemi agroforestali' con il docente Giuseppe Sannicandro (Naumanni Permacultura Migrante), tenutosi a novembre. 



PROGETTAZIONE IN PERMACULTURA

Che cos'è un ELEMENTO? ciò che posizioniamo nel tempo e nello spazio per costruire un SISTEMA. 
Il nostro sistema è composto da 3 elementi: PIANTE, STRUTTURE, ANIMALI.

Come si procede nell'analisi di ogni elemento?

  • BISOGNI (input): è importante individuare in maniera precisa e quantitativa le esigenze vitali (nel caso di una pianta per esempio è utile conoscere il parametro GDD (Growing Degree Days, il bisogno di acqua annuo, quantità di luce, areazione, sostanze nutritive nel terreno, ecc.)
  • PRODOTTI (output): ogni elemento genera molteplici prodotti ed effetti. Pensiamo per esempio alla pianta dell'Ulivo: oltre ai più evidenti prodotti, come olio e olive, possiamo ottenere tantissime altre risorse come cippato, legna, materiale per artigianato, preparati come oleoliti, tisane ecc, BENEFICI ECOSISTEMICI (ombra, riparo per animali..) e PAESAGGISTICI
  • FATTORI INTRINSECI: saper individuare le caratteristiche di ogni elemento (per esempio, nel caso dell'ulivo: forma, dimensioni del tronco, delle foglie...caratteristiche biologiche..ecc).
Qual'è l'OBIETTIVO di ogni progettista?
Creare SISTEMI FUNZIONALI, all'interno dei quali il prodotto di un elemento viene assorbito in maniera funzionale da un altro elemento. Ciò che non viene assorbito, ad ogni livello, viene definito INQUINAMENTO!
Quando il bisogno di un elemento non viene soddisfatto dal prodotto di un altro elemento, si genera EXTRALAVORO!
Per evitare inquinamento ed extralavoro è fondamentale PROGETTARE.
In Permacultura la nostra progettazione è tesa a creare connessioni e relazioni armoniche tra gli elementi di un sistema. 
Ciò si attua attraverso TECNICHE (che rispondono alla domanda "Come?") e STRATEGIE (che rispondono alle domande "Come?" e "Quando?"). 
Il DESIGN in Permacultura è 'multimensionale', tiene conto cioè del "Come" e del "Quando" e lo fa attraverso Modelli (Pattern). 
Il fine ultimo di questo tipo di Design è FAVORIRE LA VITA IN TUTTE LE SUE FORME!
I benefici devono essere sempre e comunque maggiori dei costi e dell'inquinamento che produciamo.

Forse non sai che...
L'uomo, con la sua azione, può essere ampiamente RIGENERATIVO: se 2 cm di suolo si generano nell'arco di un secolo circa, grazie all'azione dell'uomo si può velocizzare il processo di circa 60 volte!!!


Quali sono i principi etici di questa progettazione?

  • PRENDITI CURA DELLA TERRA
  • PRENDITI CURA DELLE PERSONE
  • AUMENTA E CONDIVIDI IL SURPLUS

Come si comincia?SCALA DI PERMANENZA!
Individuiamo una scala di fattori che vanno dal meno influenzabile a quello più facilmente modificabile. Non conviene lavorare su ciò che è più difficile da cambiare!
  • CLIMA: Precipitazioni: studia il clima della tua zona, quantità media delle precipitazioni, variabilità mensile, annuale, ecc..Temperature: massime, minime, ecc....Esposizione alla luce solare e ai venti, ecc..
  • MORFOLOGIA: Modificare la morfologia implica sforzi e dispendio di energia ingenti; dunque è complesso intervenire per modificare questo fattore. Importante è studiare bene la morfologia del proprio terreno per comprendere i movimenti dell'acqua.
  • ACQUA (Water Managment): è il fattore su cui possiamo iniziare agire come progettisti, dopo aver studiato clima e morfologia. A questo livello infatti i benefici ecosistemici derivanti dalla nostra azione possono essere maggiori dei costi e dell'inquinamento prodotto. 
  • STRADE E ACCESSI
  • ALBERI
  • STRUTTURE
  • RECINTI E ZONE D'USO
  • SUOLO

Come si progetta su un suolo con pendenza?
La lavorazione di un terreno con pendenza per la coltivazione comporta rischio di erosione e perdita di sostanza organica. 
-fino a 2% di pendenza: sono consentite lavorazioni (coltivazioni annuali)
-da 7 a 15%: sono consentite lavorazioni in maniera occasionale (x es. Food Forest o Frutteto)
-da 25 a 35 %: terrazzamenti (anche se rischiosi) o BOSCO
-più di 35%: BOSCO e inerbimento perenne 





Figura 1. Pattern rimboschimento 


Come si misura la pendenza (%)?
Differenza di quota (tra due punti) / distanza (proiezione) tra due punti %

Che tipo di carta mi serve per progettare in keyline?
Una carta con curve di livello (isometriche) ogni metro.
Questo rilievo può essere fatto anche in maniera manuale con una livella ad acqua e un gps da escursionista

Come è la situazione dell'oliveto di Villaggio Arcadia?
Il terreno di Villaggio Arcadia ha una forte pendenza (35-39%) ed è occupato per circa 2 ettari da un oliveto con impianto molto rado. 
Il nostro terreno (la cui vocazione è il bosco) necessita di radici che mantengano il terreno, crescano velocemente, che non entrino in competizione con l'olivo per la luce e permettano la raccolta delle olive con le reti. 


Possibili interventi: 
-inserire tra gli olivi dei pioppi (fatti con talea) da capitozzare, che potrebbero fungere anche da supporto per vite maritata. 
-inserire alberi da frutto nanizzati con mirabolano come portainnesto (azione delle radici sul terreno e produzione di frutta)
-creare delle file intraluliveto di vetiver, la cui radice fascicolata esercita un'azione estremamente utile per trattenere il terreno; inoltre può essere facilmente propagato e sfalciato per ottenere pacciamatura
-carciofo, asparago e vite maritata per produzione




Figura 2. Possibile schema di integrazione uliveto


Dato che, nel nostro caso, l'uliveto è già esistente dovremmo verificare che le piante siano state posizionate lungo le curve di livello o meno; e se non lo sono, calcolare la pendenza. 


Water Management
L'acqua che può essere raccolta da canale con minima pendenza, verrà assorbita dal terreno in maniera graduale e lenta; l'eccesso di acqua può essere convogliato in un bacino di raccolta (stagno). 
Uno stagno, ottimo in terreni argillosi, ha molteplici funzioni:
-ricarica la falda acquifera
-crea miscroclima
-accumulo di acqua (per irrigazione)
-aumento biodiversità 



        
  Figura 3. Terrazzamento con canale di diversione
 
I terrazzamenti vanno progettati con grande attenzione, perchè il rischio di arrecare danno è alto. Inoltre presuppongono un lavoro e uno sforzo ingente in termini di risorse; dunque è meglio ricorrere a questa tecnica come ultima spiaggia. 

Generalmente le terrazze non sono adatte in terreni argillosi che ritengono acqua.
-In terreni con il 30% di pendenza si possono realizzare anche senza muri di contenimento
-In terreni con il 50% di pendenza si possono realizzare con muri di contenimento
-In terreni con 90% di pendenza sono assolutamente da evitare





Figura 4: Impluvi e Displuvi

Primary Land Unit: suddivisione del territorio che parte dal displuvio principale ed è racchiuso da displuvi secondari. 
Le creste dei displuvi sono le linee lungo le quali di solito si ricavano le strade. 
E' importante studiare il Bacino Idrografico per fare il calcolo della portata d'acqua (WATER CATCHMENT) che potrebbe alimentare un ipotetico stagno:

Water catchment x Quantità di Acqua (piovosità media annua per ettaro) x Coefficiente di scorrimento del terreno (da 0 a 1)

coeff. terreno= 0 (completo assorbimento)
coeff. terreno= 1 (massimo scorrimento)

Lo stesso calcolo si può applicare al dimensionamento delle cisterne di raccolta d'acqua dal tetto. Il coefficiente di scorrimento del coppo in laterizio è 0,8. 

Per dimensionare i nostri bacini di raccolta è importante anche conoscere il CONSUMO:

Acqua consumata a persona X n° giorni di siccità annua + 30% di tolleranza = QUANTITA' DI ACQUA NECESSARIA PER AUTOSUFFICIENZA


Come gestire i flussi dell'acqua?
Diversion Drain (Canale di diversione): porta l'acqua da impluvio (zona di maggior accumulo) a displuvio (zona di maggiore dispersione).
La pendenza del nostro canale sarà lieve, per evitare che l'acqua scorra via velocemente provocando erosione. 
Per fare ciò esistono macchinari (Grader) con i quali è possibile operare secondo la pendenza desiderata. 

Come costruire e utilizzare la livella ad acqua?
 -2 pali lunghi circa 2m l'uno
 -tubo trasparente in plastica lungo 15 m
 -2 operatori (1 con zaino e picchetti)

-Tarare i pali segnando delle tacche grandi ogni 10 cm e tacche piccole ogni cm. 
-Fissare il tubo ad ogni palo in due punti con del filo di ferro. 
-Riempire con acqua il tubo per caduta dall'alto, facendo uscire tutta l'aria

I due operatori si posizionano sullo stesso punto e verificano che ci ci siano bolle d'aria nel tubo e che entrambi leggano lo stesso numero sul proprio palo. L'operatore con picchetti si allontana dal primo e andrà a marcare i punti che hanno la stessa quota del punto di partenza e così via...unendo tutti i punti marcati sul terreno avremo la nostra curva di livello!

Se si vuole dare una pendenza alla nostra linea (per es. 1%) , stenderemo una corda con tacche ogni 10 m e con la nostra livella troveremo il punto a 10 cm (più alto o più in basso rispetto al punto di partenza, a seconda della direzione della pendenza). 


Che programma di disegno posso utilizzare?
Realtime landscaping architect. 
Prima occorre determinare i punti dal vero sul terreno (con livella ad acqua o laser); poi, posizionandosi con un semplice gps da escursionisti sul punto rilevato, lo si può importare e registrare una sequenza di punti come se si memorizzasse un "itinerario". 



Che cos'è una keyline?
Si definisce keypoint il punto di inflessione di una valle primaria; la linea di livello che passa per un keypoint viene definita keyline. In base a questa linea si può costruire il design che porta l'acqua dall'impluvio al displuvio. 

Possibile pattern per una Food Forest


7 livelli della Food Forest:
1)Alberi grandi (oltre 9m): noce, fico, castagno, gelso, ciliegio...

2)Alberi (3, 4 m ca.): alberi da frutto

3)Arbusti: melograno, alloro, olivello spinoso, feijoa, eleagnus, corbezzolo...

4)Piante erbacee: graminacee, vetiver, orticole, ...

5)Piante tappezzanti (ground cover): timo, origano, rosmarino, fragola, lippia repens...

Figura 5. Pattern per Food Forest

6)Radici e bulbi: topinambur, patate, cipolle, aglio, zenzero, porro, rafano, pastinaca...

7)Rampicanti: kiwi, uva, edera....





Bibliografia: 
-Arne Næss, Introduzione all'ecologia
-Yeomans, Water for every farm

Riferimenti: 
-Polyface farm 
-www.regrarians.org (Darren Doherty)
-New Forest Farm (Mark Shepard) (newforestfarm.us)
-Versaland Permaculture (www.versaland.com)
-Ridgedale Permaculture (www.ridgedalepermaculture.com)

Documentari: 
- "The Lessons of the loess plateau" (youtube)
-"Life in Syntropy" (youtube)












venerdì 25 agosto 2017

nuovi percorsi!



Cari amici, 

rieccoci dopo il silenzio stampa estivo!
In questo periodo i lavori e le attività sono proseguite, ma il caldo e la forte siccità ci hanno messo a dura prova!

Questa è stata comunque l'estate delle esplorazioni!E così i pionieri di Arcadia si sono messi a percorrere in lungo e in largo questi nostri 7 ettari di collina...
'La sensazione' dice Lucio, il nostro comandante al trattore cingolato 'è quella di conoscere un luogo, non solamente vedendolo in mappa, ma di essersi proprio immedesimati con esso e averlo compreso a fondo...'.
Dapprima la boscaglia, il folto ginestreto e il bosco delle acacie e degli alberi secolari...sembravano tutto un'unico universo poco conosciuto, anche se paradossalmente sempre sotto i nostri occhi!

Ma l'azione di muoversi su un territorio, metro dopo metro, percorrendone i picchi, e gli avvallamenti, comprendendone fisicamente la morfologia non ha eguali...
E così, lavorando di trattore e cesoie, ci stiamo aprendo varchi, guidati e in ascolto della naturale morfologia del territorio: si scoprono vecchi terrazzamenti, zone di grande biodiversità, angoli magici!


Ma Arcadia è anche esplorazione al di fuori dei suoi "confini"...perchè il territorio è un unico grande organismo e percorrerlo ci aiuta a comprenderlo e a darne la nostra interpretazione!
E così gli artisti del gruppo hanno intrapreso la risalita del fiume Conca, che attraversa la nostra valle, dando vita al progetto artistico 'Conca Nomade'...







....stay tuned!

giovedì 29 giugno 2017

Acqua



Amici di Arcadia, 




questi mesi di siccità e di violenti, improvvisi acquazzoni ci stanno mettendo di fronte al fatto che il cambiamento climatico è una realtà. Questo ci fa riflettere sull'importanza dell'acqua e sulla sua gestione. A questo proposito, desidero condividere con voi un estratto dell'illuminante testo di Pietro Laureano 'Atlante d'Acqua'. Prendetevi un pò di tempo per leggerlo, ne varrà sicuramente la pena. Come immagine ho scelto 'Water' di Bill Viola della serie 'Martyrs', opera dalla straordinaria potenza evocativa e simbolica.   

"Contrariamente a quanto si crede, l'acqua abbonda nell'universo. Nella nebulosa di Andromeda ne sono stati individuati grandi ammassi in forma gassosa. Costituisce il 70 per cento delle comete e, forse, proprio tramite queste è giunta sulla terra. Eppure, così diffusa, è anche enormemente preziosa. In proporzione, se mettessimo in un contenitore da cinque litri l'intera acqua del globo, quella bevibile, non salata sarebbe soltanto un cucchiaio. Se togliessimo quella contenuta nei ghiacciai, la proporzione di acqua dolce si ridurrebbe a una sola goccia. E questa quantità è anche ripartita geograficamente in modo non equilibrato, tanto da lasciare la massima parte delle aree in condizioni di completa aridità. 
Il greco Zosimo nel IV secolo d.C. si interrogava su "quella cosa preziosa che non ha valore, quell'oggetto polimorfo che non ha forma, quella cosa sconosciuta nota a tutti". Alla stessa forza misteriosa che permea la natura si riferisce la Tavola di Smeraldo di Ermete Trismegisto. E' sufficiente prendere alla lettera le indicazioni, per capire il significato pratico della formula. 
L'acqua, innalzata dal calore del sole, condensata alla fredda luce lunare, trasportata dal vento, precipita nella terra per poi riprendere il suo circuito ascendente. Nel percorso nutre tutti gli esseri e permette loro di generare: corrompe il seme, trasforma la putredine in energie vegetale, rendendo le piante capaci di sbocciare nel sole.
Questa concezione in cui l'inerte e l'organico, l'energia e la vita sono parte di un processo continuo di trasformazione dove terra e cielo, microcosmo e macrocosmo, individuo e universo non sono separati, è tipica del pensiero tradizionale. Dai tempi delle prime rappresentazioni preistoriche nelle caverne fino alla crescita demografica neolitica, provocata dallo sviluppo delle capacità di coltivazione, l'armonia con la forza vitale della natura è una necessità esistenziale prima che una concezione speculativa. La convinzione di un rapporto invisibile tra umanità, natura e mondo è alla base di tutte le soluzioni tecniche tradizionali. 
Le conoscenze legate all'approvvigionamento idrico sono le più numerose e le restanti, riferite alla coltivazione e all'organizzazione dei suoli, sono in ogni modo riconducibili all'acqua. 
Sulla raccolta, la conservazione e la distribuzione idrica si basa nella storia la riuscita sia delle possenti civiltà idrauliche si di piccole comunità a carattere locale e familiare. Potrebbe, quindi, essere proprio l'acqua la risposta alla ricerca della quintessenza degli antichi. Ma non l'acqua come sostanza, infatti in quanto tale è già uno dei quattro elementi fondamentali della tradizione. L'essenza cercata non è di consistenza materiale, ma costituisce un processo e un insegnamento: la meravigliosa lezione del ciclo dell'acqua."










domenica 14 maggio 2017

Sperimentazioni...agriculturali


Cari amici di Arcadia, 



la Natura ci insegna ogni giorno qualcosa ispirandoci nei nostri esperimenti agricoli e non solo!
L'Orto Amato è pronto per i trapianti dopo il riposo invernale. 
Le aiuole, che stavano iniziando a compattarsi, sono state arieggiate e rese soffici grazie al lavoro della bioforca manuale (utile attrezzo per la ginnastica nell'orto...provare per credere!). Dopo averle concimate con il bocashi preparato a marzo, eccole lì tutte belle pacciamate!





Quest'anno abbiamo provato a pacciamare alcune aiuole dell'orto con del cippato ottenuto dalla potatura dell'ulivo: in questo modo utilizziamo il materiale presente in azienda e chissà che anche il terreno ne possa trarre un maggiore beneficio!
Sono stati trapiantati anche due piccoli alberi, due nespoli del giappone, regalo di due grandi amici di Arcadia: grazie a Loretta e Fabrizio finalmente l'Orto Amato godrà dei frutti e di qualche rinfrescante zona d'ombra!





Anche l'oliveto si sta piano piano trasformando: abbiamo recintato circa 500 metri quadri per dare luogo a una coltivazione consociata di patate e fagiolini...in mezzo agli ulivi!
Per non farci mancare niente, abbiamo sperimentato la tecnica del cartone su parte del terreno recintato: abbiamo dunque coperto il terreno sodo e inerbito con del cartone e un consistente strato di paglia; dopodichè abbiamo seminato i tuberi praticando un taglio nel cartone. 
La restante parte del terreno è stata invece lavorata con ripuntatore e erpice rotante, in modo da non ribaltare le zolle e mantenere così per quanto possibile la microbiologia del suolo. 
Per il momento le patate piantate su sodo fanno più fatica, come prevedibile, ma i veri risultati li vedremo tra qualche settimana!
L'osservazione del lavoro e dei cambiamenti portati dalla nostra azione continuano...sempre insieme all'osservazione della natura e dei suoi pattern che ci aiutano nel progettare!
Che ne dite della splendida Facelia e delle spirali che si generano nel suo fiore?


Continuate a seguirci...

Siamo tutti parte di un caleidoscopico mandala...


Cari amici di Arcadia, 



la primavera è la stagione dell'estroversione, durante la quale le energie vengono portare verso l'esterno dando forma a fiori multicolori!
Proprio come fiori sbocciati sotto i nostri occhi, abbiamo dato vita a delle vere e proprie opere d'arte collettive durante il SalusErbe di Saludecio (23 aprile) e la Festa dei Fiori a Cattolica (30 aprile)!
Comporre un mandala utilizzando i materiali presenti in natura è davvero un lavoro di squadra, dove ognuno trova il suo spazio e il suo modo...





C'è chi subito vuole entrare e iniziare a comporre, chi si incuriosisce, ma rimane sul bordo per poi timidamente inserirsi; chi ha energia da buttare fuori martellando mattoni per farne fine polvere rossa; chi pazientemente posa granello dopo granello con minuzia certosina...
E c'è chi suona!!!Il suono ci accompagna sempre grazie a Mirko e Georgia anche quando prendiamo parte a una conferenza in cui si parla di orti e giardini...perchè ogni ogni momento è buono per circondarsi di arte e bellezza!
E così anche il seminario che abbiamo organizzato il 7 maggio sul dissesto idrogeologico diventa occasione di azione e creazione collettiva...trapiantando vetiver sui terrazzamenti della nostra frana, diventata palco scenico per un giorno!




sabato 15 aprile 2017

Nuova linfa...tutto sboccia ad Arcadia!


Cari amici, 

la primavera ci ha sorpreso con impeto quest'anno e ci sta regalando splendide giornate di sole. 
E' proprio questo il momento in cui le promesse invernali si fanno realtà, manifestandosi nelle gemme delle marze piantate in autunno nella terra grigia, nei fiori di calendula, borragine e senape che occhieggiano tra il verde, nella vita che riprende nell'orto e tutto intorno...


 Difficile sentirsi soli e annoiati con tutte le novità che ogni giorno si offrono a noi e così Arcadia si trasforma in una vera e propria fucina di vita!

Non solo api operose, colombi curiosi,vivaci topolini...ma anche i tanti amici che ci fanno visita per lavorare insieme a nuovi progetti o semplicemente per passare una giornata nella natura accogliente di questo luogo!




I lavori alla casa non si sono mai fermati durante l'inverno e ora si vedono i frutti di tanto impegno...tutto sta prendendo forma!Con l'aiuto di amici e volontari abbiamo sistemato l'orto estivo, arieggiando i bancali a arricchendoli con il nostro bocashi: è così bello ora passeggiare tra le aiuole di fave e piselli rampicanti, in attesa di fare spazio a pomodori,melanzane, zucchine e tanti profumatissimi fiori che stanno crescendo nella serra, dopo lo scambio semi di questo inverno!




Ci siamo presi cura dell'oliveto, potando le piante, concimando lungo le curve di livello e trovando tra gli alberi un ampio spazio per seminare patate e più tardi fagiolini e ceci. 
Con il sole ecco riprendere le attività dell'associazione e i laboratori di educazione ambientale che, come api ronzanti, portiamo in giro per tutto il territorio...
Ogni giorno cerchiamo di rinnovare la cura verso la terra, e dunque verso noi stessi e le persone intorno. Non è sempre facile ma la bellezza della natura ci ripaga di ogni sforzo.




Continuate a seguirci perchè la primavera continuerà ad essere ricca ed abbondante...prossima tappa: SalusErbe 23 e 24 aprile!



G.



mercoledì 8 marzo 2017

The soil... a well of great resources!



Dear friends of Arcadia, 



our land is blessed with so many resources!
If we started making a list of all the gifts the Earth gives us, a whole book wouldn't be enough!
Let's just think about the main ones: the earth supports us and keeps us anchored to her with the love of gravity;
it is a wonderful heat and energy container; keeps the moist in; creates habitats for billions of microorganisms, insects and animals; gives shelter to plant roots and feeds them as well... it even has a therapeutic, cleansing and purifying effect!
For centuries, it has been used in the building industry given its excellent  properties, be it raw or cotta for making bricks.
Today, we are discovering again the outstanding characteristics of this material which is right here, beneath our feet...
In Arcadia, we take care of this priceless material by observing it first and then trying to getting to know more of it!
The word soil means anything and nothing at the same time! Let's try to understand what we are talking about. Our soil is made of clay and sandstone whose colors reflect those of our fields, of our hills and of bricks with which old houses were made once: the light grey almost of an indigo shade clay blocks were mixed with the faint ochre of the sandstone.
During the dry times of the year, the farmed fields, almost naked and drained of any organic substances, look like the desert because of its extreme pale color!
When it rains, the clay kicks in, making the soil heavy and sticky.
This soil is every farmer's nightmare, at least that's what they say!!!
It turns out instead, it is perfect for building and plastering and it's just right here!
So, we started looking for the best areas in our soil to select, sift and mix... clay, tufa stone, sands and straw. All these simple ingredients become magic in the hands of he who knows how to create with them!
It is gonna be fun!



Our house is an old rural building made of bricks and stones that we are trying to bring back to its ancient splendour: for the interior walls, we will use raw soil to make the upholstery plastering. Because of the soil properties, this covering allows a natural thermohygrometric regulation that will result in a unique cozy feeling ;) Have you ever been in a house whose walls were covered in dirt? You should try it! We are experimenting with it,  come see us ;)

Restoring the territory

Dear Friends of Arcadia,



 going back to live the territory again means to start a journey, a walk in space and time knowing where you started but not where you will end up... It is such an exciting adventure!Just like in a treasure hunt, the real prize comes step after step, along that same way... made of encounters,deceptions, victories, dead ends and signs that all together help us keep walking on the good path!

So, what brought us here, in this little corner of Romagna, on the border with the Marche region?
What's the story of this medioeval town, Saludecio, and of the hilltop where we are going to live?
We started to ask the Genius Loci (from latin, The guardian spirit of a place)in order to know the vocation of this territory, to discover how its people and its culture lived for centuries here... 
This journey developed between cartographies and historical real estate registries, archives and libraries to look for the Spirit of the place. Not only that! Most of the time, it is people we meet on the road who give us information without almost realizing it!
So, we found out that the original structure of the house dates back to the early 1800s and that probably it was Basilio Albini, forefather of the historical family who owned several buildings in Saludecio, who wanted its construction.
Since then, many stories contributed to the history of this farm and of its heart shaped land...
In the second half of 1900, many agriculturers, breeders and farmers worked this land until it fell in a complete state of abandon for almost thirty years! 
Going back in time, at the end of 1200, something, or rather somebody, had already put the seed for growth in this place. Not far from our house, a mystic, a farmer and pilgrim started to give hospitality to whoever was in need... and since then, he always kept his house door open.




If being a pilgrim means going “per agros”, from the latin walking in the fields, opening new paths and new visions... then maybe the purpose of this place is really this one!
And we are only at the beginning of our wander...


giovedì 23 febbraio 2017

Terra...una grande risorsa!



Amici di Arcadia, 


quali grandi risorse offre il nostro suolo!
Se ci mettessimo a scrivere la lista dei doni che la terra ci offre, non ci basterebbe un libro!
Rendiamoci conto solo dei principali: la terra ci sostiene, ci lega a sè con l'amore della forza di gravità; 
è un eccezionale accumulo di calore ed energia; trattiene l'acqua; fornisce l'habitat per miliardi di microorganismi, insetti ed animali; ospita le radici delle piante e fornisce loro nutrimento...
ha anche un effetto terapeutico, detergente e purificante!
Nei secoli è sempre stata utilizzata come materiale costruttivo per le sue ottime prestazioni, sia da cruda che da cotta per la realizzazione di mattoni. 
Oggi stiamo riscoprendo le meravigliose caratteristiche di questo materiale, che è proprio qui, sotto i nostri piedi...


Ad Arcadia, cerchiamo di prenderci cura di questo prezioso elemento prima di tutto osservandolo e cercando di conoscerlo sempre di più!

Dire terra, vuol dire tutto e niente!Capiamo di cosa stiamo trattando: il nostro terreno è composto da argilla e arenaria. 
Sono i colori dei nostri campi, delle nostre colline, delle vecchie malte con cui erano costruite le case: grigio chiaro, quasi azzurrino, dei blocchi di argilla, mischiato all'ocra tenue dell'arenaria. 
Nei periodi secchi, i terreni coltivati, messi a nudo, impoveriti di sostanza organica, sembrano dei deserti tanto sono chiari!



Quando piove invece è l'argilla a farla da padrone, e la terra diviene così pesante e appiccicosa!
Questa terra fa dannare i contadini, dicono!!!
Invece è ottima per costruire e per confezionare rivestimenti e intonaci a km zero!





E così ci siamo messi a cercare le vene migliori nel nostro terreno, a selezionare, a setacciare, a mescolare...argilla pura, tufo, sabbie, paglia!!!Tutti questi semplici ingredienti diventano preziosi tra le mani dell'uomo che sa come plasmarli!


C'è da divertirsi!
La nostra casa è un antico edificio rurale in mattoni e pietra, che stiamo facendo tornare all'antico splendore: all'interno realizzeremo gli intonaci di rivestimento a base di terra cruda. Grazie alle sue proprietà questo rivestimento permette una regolazione termoigrometrica naturale, offrendo una sensazione di comfort davvero unica;)Siete mai stati in una casa con le pareti rivestite in terra?Dovreste provare!Noi stiamo sperimentando, venite a trovarci;)

G.

sabato 28 gennaio 2017

Restaurare il territorio


Amici di Arcadia, 



tornare ad abitare il territorio significa prima di tutto intraprendere un viaggio; mettersi in cammino e vagare nel tempo e nello spazio sapendo da dove si parte, ma non dove si arriverà...
E' un'avventura davvero eccitante!Come in una caccia al tesoro, il vero premio arriva passo dopo passo, lungo la strada stessa...che è fatta di incontri, entusiasmi, delusioni, vicoli ciechi e segnali che ci fanno correggere la rotta!
Cosa ci ha portato a fermarci qua, in questa piccola fetta di Romagna, al confine con le Marche?
Qual'è la storia di questo luogo, Saludecio, e di questo cucuzzolo di collina dove ci stiamo insediando?
Abbiamo iniziato a interrogare il Genius Loci per conoscere la vocazione di questa terra, per sapere cosa ha tenuto vive le sue genti e la sua cultura nello scorrere dei secoli...

Questo viaggio si snoda attraverso cartografie e catasti storici, archivi e biblioteche sulle tracce dello Spirito del Luogo, ma non solo...sono soprattutto le persone che incontriamo sulla strada a darci tante informazioni, a volte in modo quasi inconsapevole!


E così abbiamo scoperto che la struttura originaria della casa è dei primi anni dell'800 e che probabilmente fu voluta da Basilio Albini, il capostipite della storica famiglia di Saludecio proprietaria di svariati palazzi nel borgo. Da allora tante vicende hanno segnato la storia di questo podere e del terreno in cui sorge, a forma di cuore...
E nella seconda parte del '900 su questo terreno sono passati in tanti, contadini, allevatori, mezzadri...fino al completo abbandono durato quasi trent'anni!
Ma ritornando indietro nel tempo, qualcosa, o meglio qualcuno, già alla fine del '200 avevadato un forte impulso a questo luogo. Non lontano dalla nostra casa, un mistico, agricoltore e pellegrino aveva iniziato a dare ospitalità a chi ne aveva bisogno...e da quel giorno la sua casa non hai mai smesso di accogliere.




Se essere pellegrini significa andare "per agros", camminare per i campi, tracciando nuove strade e aprendo nuove visioni...forse allora la vocazione del luogo è proprio questa!
E noi, siamo solo all'inizio del cammino...

(English version in the next post)


lunedì 2 gennaio 2017

Winter promises

Dear friends, 

one of the good purposes of the new year is to write some posts in english so more people around the world can read about us and connection can be easier. 

 You will forgive me if my english is not so correct, I'm trying to do the best!

It' winter time at Villaggio Arcadia but we never stop!





We are carrying on with the renovation of the ancient house in bricks and stones and we are planting trees and shrubbery to create the base of the food forest and for the hedges.
To follow natural rhythms is interesting, especially in this part of the year since everything is sleeping and you have to take care and facilitate the conditions for the Spring awakening.
Sowing in late autumn is just an act of faith: you prepare the soil, put the seed, cover it and just wait for the next season...
I take a great teaching from this natural fact: put your good intention in the right direction, then leave it and trust since you can't control everything!For sure something will die, something will survive and grow...as our ideas and plans!
Winter energies are more oriented to the inside, life is hidden in the depth of soil, so we slow down a little bit: it's time to study, to research about the place, to plan for the future...but also to take time for ourselves, to feed our spirit.

Best wishes for this 2017 to all the friends around the world; let's stay in touch and share experience!

MGT